Tutti in piedi per l’ingresso in campo del capitano giallorosso allo Stadio Olimpico di Torino, sostituendo Daniele De Rossi ad inizio della ripresa. Nulla di nuovo, ormai il numero 10 della Roma riceve in ogni stadio italiano una standing ovation, come è ormai ovvio che sia per ogni grandissimo della storia del calcio. Lui che il calcio lo rappresenta. Spalletti lo inserisce al 1° minuto del secondo tempo, quando la sua squadra perde per 1-0 contro il Torino di Sinisa Mihajlovic,  per tentare una rimonta a tratti meritata ma mai realizzata. Appena dopo 10 minuti dal suo ingresso, Francesco Totti realizza un calcio di rigore procurato da Perotti, e conferma la sua infallibilità dal dischetto, salendo a quota 250 gol in serie A. Purtroppo però, a fronte di una difesa disastrosa, nemmeno il suo contributo riesce a salvare la sua Roma da un risultato negativo e la doppietta di Iago Falque continua inesorabile la scia dei gol segnati dagli ex. In questa Roma così incerta e mai concreta, c’è solo un’unica fonte di luce nel buio pesto, sempre lui: Francesco Totti.

Maria Chiara Mazzetta