rovescioROMA- L’idea di metter su un gruppo Prog nasce nel 1970. Enzo Vita ed altri due componenti dei Lombrichi chiamano un paio di amici provenienti da altre band e creano il Rovescio della Medaglia che inizia a farsi largo nei numerosi concerti di quegli anni. Il primo contratto arriva dall’RCA con l’album La Bibbia. Rock duro, strumentazione possente e migliaia di Watt. I testi sono impegnativi ma l’LP non emerge. Va meglio “Io come Io” inciso nel 1972 con 7 mila copie vendute. La stoffa c’è, nel Rovescio entra Franco Di Sabatino alle tastiere, è il preludio al buon successo che arriva con Contaminazione, l’album tra rock e musica classica, uno dei migliori dischi Prog dell’epoca anche per il coinvolgimento del maestro compositore ed arrangiatore Luis Enriquez Bacalov reduce dalle vincenti performance con i New Trolls ed Osanna. Contaminazione varca anche i confini. Il buon riscontro di critica e pubblico spingono il gruppo ed il maestro Bacalov ad incidere l’album in inglese. Tutto sembra andare per il meglio ma il furto del TIR con tutta la preziosa strumentazione all’interno viene rubato ed il gruppo inevitabilemente si scioglie. Ma il nome del Rovescio della Medaglia resta. Enzo Vita che l’ha creato non molla e riforma la band con elementi nuovi e nasce così’ l’LP Microstorie. “Microstorie appartiene già al passato – racconta Enzo in diretta a Night & Derby sui 101.5 di Centro Suono Sport. E’ in dirittura d’arrivo un nuovo progetto discografico che si chiama Tribaldomestic, un lavoro praticamente fatto in casa e non in studio. Oggi con le tecnologie a disposizione puoi fare tutto non necessariamente in sala d’incisione. Il disco è finito ed è già negli uffici della Sony, aspettiamo solo l’okay per partire con la promozione, quindi concerti, tour, interviste e passaggi radiofonici e televisivi”. Enzo avrebbe voluto di nuovo lavorare con Bacalov ma non è stato possibile per gli impegni del maestro. “E’ un peccato che non ci sia. Con Bacalov abbiamo lavorato moltissimo in Contaminazione ma quello era un momento decisamente diverso, irripetibile”. E’ vero ma all’estero il Rovescio è apprezzato ed amato come allora, “Sono state esperienze meravigliose. In Svizzera ed in Francia hanno ancora una grande considerazione del Rovescio della Medaglia. In Giappone ci amano. Un paio di anni fa andammo a suonare e loro ci misero a disposizione un’orchestra, è stato un successone. Erano venti anni che ci aspettavano. Li impazziscono per il Rock e per il Prog. Con questa voglia che abbiamo di suonare siamo disposti a girare di nuovo il mondo e magari tornare in Giappone”.

MAURO CEDRONE