sarriallegri_thumb400x275Stagione nuova, vecchie abitudini. Avevamo lasciato Juventus e Napoli in testa alla classifica e, dopo sei giornate, le ritroviamo esattamente lì con un solo punticino a dividerle. Si rinnova quindi il duello che aveva caratterizzato la passata stagione e che anche in estate aveva tenuto banco, con il doloroso passaggio di Higuain dalla società partenopea a quella torinese.

La Juventus ha le idee chiare: continuare a dominare in campionato e puntare con maggior convinzione alla Champions. Proprio il sogno europeo è il fattore che, su tutti, ha spinto la dirigenza bianconera a costruire una squadra ancora più competitiva e i risultati le stanno dando ragione: Higuain ha già siglato 5 reti in 8 partite, mentre a centrocampo l’assenza di Pogba per ora non si fa sentire con un Pjanic già autore di 2 gol e 3 assist. Ma il vero punto forte della Juve rimane la difesa. Barzagli, Bonucci e Chiellini sono una garanzia e con l’aggiunta di Benatia il pacchetto arretrato è una vera e propria corazzata; d’altronde i numeri parlano chiaro: la Juventus ha subito una media di 1.67 tiri in porta, meno di qualsiasi altro club dei top 5 campionati europei. I presupposti per una stagione esaltante ci sono tutti e, con il 4-0 sulla Dinamo Zagabria, la squadra di Allegri ha dato un importante segnale anche in chiave europea.

Ma in campionato c’è un’altra squadra che sta tenendo il passo dei campioni in carica ed è il Napoli di Sarri che, nonostante abbia perduto la sua punta di diamante, sembra non aver subito il contraccolpo. E’ proprio dall’attacco che arrivano i segnali più incoraggianti per la compagine partenopea: con 14 gol è il più prolifico (insieme alla Roma) della Serie A e ha trovato in Arkadiusz Milik, capace di mettere a segno 7 reti in 8 incontri, il degno erede del Pipita. Sarri non ha cambiato il sistema di gioco con cui l’anno scorso stava per interrompere l’egemonia juventina e, mentre i senatori appaiono in un’ottimo stato di forma, anche i nuovi sembrano già essere entrati a pieno nello scacchiere tattico. Ecco perchè il tecnico si sta affidando più spesso al turnover, consapevole di avere ottimi elementi in rosa. Campionato ma anche Champions, dove il Napoli è partito alla grande con 2 vittorie in altrettante partite con 6 gol messi a segno e 2 subiti: un ruolino da top club che potrebbe regalare ulteriori soddisfazioni al club di De Laurentiis.
Valerio Cesta