Tutto in novanta minuti. A pensare al valore della sfida tra Frosinone e Udinese vengono i brividi e non certo per la nuova ondata di freddo che sta caratterizzando questa coda invernale. L’occasione in mano a Dionisi e compagni è di quelle troppo ghiotte per lasciarsela sfuggire, visto che in un sol colpo i giallazzurri potrebbero risucchiare la compagine friulana nel polverone delle pericolanti e riaprire il discorso salvezza, con il Palermo che rischia grosso nella trasferta in casa dell’Inter. L’importanza dei tre punti è tangibile, tant’è che anche negli allenamenti settimanali Stellone ha studiato tutte le soluzioni possibili per non lasciare nulla d’intentato. La mannaia del giudice sportivo ha purtroppo tolto dalla sfida uno dei protagonisti più attesi, quel Paolo Sammarco che si sta rivelando come uno degli elementi più decisivi di questo Frosinone da “rincorsa”. Out anche Tonev per un infortunio muscolare, le buone notizie arrivano dai recuperi di Pavlovic e Soddimo, di nuovo pienamente a disposizione. I dubbi più grandi sono legati al modulo, visto che il 4-3-3 è diventato ormai un dogma dell’allenatore ma, allo stesso tempo, è anche vero che mancheranno proprio i due elementi capaci di rendere pratico il mutamento tattico. Proprio in virtù del peso del match, appare comunque difficile che Stellone decida di mischiare le carte, cercando piuttosto le soluzioni giuste per tamponare l’emergenza senza stravolgere un canovaccio tattico che sta regalando molte certezze. A poco più di 24 ore dal fischio d’inizio, i favoriti per entrare nello scacchiere dei titolari sono Chibsah e Kragl, elementi capaci di garantire nerbo e grande corsa a centrocampo, rendendo di fatto gestibile il tridente “leggero” tanto caro a Stellone. Un altro dubbio sorge anche sulla scelta del terzino destro, con Ciofani che sta insidiando il posto a Rosi e potrebbe consentire a quest’ultimo di tirare il fiato. Si vedrà. Per il resto, davanti a Leali scontata la conferma di Blanchard e Ajeti, con Pavlovic che a questo punto dovrebbe riprendersi il posto di competenza sull’out sinistro. A centrocampo, Gori agirà nella nuova ed efficace posizione di mediano basso, con Frara e Chibsah favoriti per ricoprire la posizione di interni. E capitan Gucher? L’“austrociociaro” sta bene, si allena con grande professionalità e non ha mai sollevato una polemica per il suo scarso utilizzo da parte di Stellone. Un comportamento da uomo vero, prima che da giocatore, ma conoscendo le abitudini del tecnico appare difficile un suo nuovo ingresso nell’undici titolare proprio in questo tipo di sfida, anche se l’ipotesi non è completamente da scartare. In avanti, Kragl è favorito su Paganini e Soddimo per una maglia da titolare, anche perché l’impiego dell’ex Ried potrebbe finalmente consentire a Dionisi di agire qualche metro più avanti, tornando così ad essere pericoloso anche in zona gol. Massima concentrazione sul fronte Udinese, con Colantuono che ha portato la truppa in Ciociaria addirittura con tre giorni d’anticipo. Il tecnico bianconero ha ricevuto risposte convincenti dai suoi nella partita con il Verona e anche al Matusa dovrebbe riproporre lo stesso schieramento visto all’opera contro Toni e compagni. Scontata quindi la conferma del 3-5-2 con Karnezis a protezione dei pali, mentre nella linea difensiva agiranno Piris, Danilo e Felipe. A centrocampo Ali Adnan è il titolare inamovibile della fascia destra, con Kuzmanovic, Guilehrme e Badu nella zona nevralgica affiancati da Bruno Fernandes, che agirà sull’out sinistro. In avanti spazio alla coppia Di Natale-Thereau, con Zapata che dovrebbe accomodarsi nuovamente in panchina.

Edoardo Ebolito