13 novembre 2015, 22 marzo 2016, date che si ricordano per il terrore, la follia, la rabbia, l’impotenza…questi gli effetti a breve termine delle stragi, ma quali quelli a medio e lungo termine sulle masse? L’opinione pubblica in simili frangenti diventa facilmente manipolabile e con essa le reazioni emotive di intere popolazioni.. attenzione, la Storia avvisa, sebbene l’uomo ne abbia memoria, ma non riesca mai a riconoscerla nel presente.. E allora la guerra condotta dai terroristi riesce a infiltrarsi, nella mente degli occidentali, in seno all’Islam, che poco o nulla ha a che vedere con l’Isis, se non per quanto concerne l’appropriazione indebita che gli attivisti e i leader del movimento ne hanno fatto. Andar dietro a questa appropriazione equivale a fare il gioco di chi vuole la guerra.. come dire che tutti i cristiani sono colpevoli degli eccidi perpetrati dalle crociate.. Se la psicologia di massa cade nel tranello dell’Is ed equipara i terroristi agli islamici lo senario che si prospetta è dei più inquietanti, esattamente quello voluto dai terroristi, che per portare avanti i loro scopi hanno bisogno di grandi numeri e loro, da soli, non bastano certo; ma se si comincia a guardare prima con diffidenza e poi con odio chi professa la religione islamica, ecco che il mondo si spaccherà in due..allora sì ci saranno i numeri per fare la Guerra..allora sì il terrorismo avrà vinto.. Come già ricordava Freud nel 1921, nella massa l’individuo si annulla, la capacità cognitiva si azzera e l’aspetto emotivo si amplifica a dismisura.. e gli effetti di tutto questo è la Storia a mostrarceli…