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Confortanti segnali di risveglio da parte della Lazio nel match di San Siro contro il Milan. L’orgoglio che si chiedeva ai biancocelesti, quell’orgoglio dimenticato giovedì scorso nella gara di coppa con lo Sparta Praga si è visto soprattutto dopo l’esagerata espulsione di Lulic da parte di un discutibile Tagliavento, protagonista come sempre negativo quando arbitra la Lazio, nel finale di gara con un rigore evidente per fallo di mano di Zapata non concesso. Nonostante l’arbitraggio e l’uomo in meno la Lazio si e’ arroccata in difesa giocando di contropiede per cercare di sfruttare la corsa  di Felipe Anderson e di Candreva sulle corsie laterali. Il brasiliano ha messo piu’ volte in difficolta’ la retroguardia rossonera che cercava di piu’ la manovra. Il gol della Lazio e’ stato un capolavoro di anticipo di Parolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il gol di testa del centrocampista ha dato sicuramente piu’ certezze al team di mister Pioli ma come avviene frequentemente  la retroguardia biancoceleste commette il solito errore in area di rigore e regala il pareggio al Milan con Bacca pronto a mettere il pallone alle spalle di Marchetti. Da segnalare anche una traversa di Bonaventura su punizione e di una grande occasione di Felipe Anderson. Per raddrizzare un po’la situazione resta il derby alla ripresa. Pioli ne è assolutamente convinto. “Si la gara con la Roma e’ la partita giusta e piu’ importante per tornare in carreggiata e puntare all’unico ed ultimo obiettivo che è il sesto posto”. Nonostante il pareggio il futuro del tecnico resta comunque in bilico. “Si sta parlando troppo di questa storia. Ha ragione la societa’ quando dice che le somme si tireranno alla fine del campionato”. La sensazione pero’ è che le somme siano state gia’ tirate e voci di corridoio dicono che il futuro allenatore biancoceleste non sara’ piu’ Pioli ma proprio Mihajlovic avversario “interessato” in un Milan-Lazio che non passera’ certo alla storia visti e sentiti i fischi finale del Meazza.