Pioli LA GRINTA  2 lazio juventusROMA-Non sara’ facile dimenticare il tracollo di giovedi’. L’orrendo scivolone con lo Sparta Praga rischia di condizionare il resto della stagione che vuol dire campionato, che potrebbe rimanere anonimo oppure regalare alla Lazio una seconda opportunita’: quella di andare ancora in Europa centrando il sesto posto. Oggi pero’ sono soltanto sogni. Il colpo inferto dai cechi alle povere ossa biancocelesti e’ stato tremendo, i segni potrebbero  potrebbero rimanere fino alla fine della stagione. E allora bisogna salvare il salvabile, questo e’ l’intento di Pioli vedendo le condizioni della sua squadra. Generalmente quando si esce da una brutta sconfitta non si vede l’ora di tornare in campo per reagire, questo e’ quello che spera il tecnico e la societa’ ma la Lazio anche da questo punto di vista non appare fortunata. Domani c’è il Milan un cliente che nessuno avrebbe voluto incontrare dopo il vergognoso match di coppa. Pioli parla di orgoglio, di faccia da salvare ma in cuor suo avrebbe sicuramente preferito affrontare un’altra squadra che non fosse il Milan. Pioli spera di salvare la panchina e solo una vittoria potrebbe mantenerlo a galla ma sa perfettamente che le possibilita’ sono ridotte al minimo per le ragioni gia’ citate per le discrete condizioni dei rossoneri e poi perche’ San Siro nella storia non e’ stato quasi mai un campo facile da espugnare. Pioli cerca di tenere botta e vuole arrivare fino in fondo pur sapendo che la sua panchina dopo lo scempio di giovedì scricchiola pericolosamente. “Io non mollo. A me non piace gettare la spugna. Ci metto la faccia e voglio arrivare fino in fondo, con tutta la professionalita’ e l’orgoglio possibile”.   Se andra’ male al Meazza Lotito potrebbe ripiegare su Inzaghino attuale allenatore della Primavera biancoceleste. Una scelta interna probabilmente, anzi sicuramente per non gravare sul bilancio tanto caro al presidente non scevro da pesanti colpe per l’incredibile debacle biancoceleste. “Non voglio pensare al futuro – continua Pioli – voglio solo finire bene questa stagione. Una vittoria a Milano potrebbe riaprire quei discorsi relativi al sesto posto”. Pioli sa di essere responsabile del tracollo ma tra le righe si intuisce che le stesse responsabilita’ andrebbero suddivise con i giocatori e con la societa’. “Io lavoro con il materiale che ho a a disposizione – taglia corto il tecnico. Penso che la Lazio sia una buona squadra ma sicuramente si poteva e doveva fare di piu'”. Concentrarsi sul Milan appare l’imperativo dello spogliatoio biancoceleste. I processi semmai si faranno dopo la gara di San Siro o dopo il derby con la Roma oppure al termine del campionato. “L’immediato futuro e’ il Milan. Se giochiamo con lo spirito con cui ci siamo allenati in questi due giorni allora avremo buone possibilità di vincere”. Buoni propositi, speranze e sogni: Pioli non vuole gettare la spugna.

MAURO CEDRONE