Mentre “Lightning” Bolt, alla sua ultima Olimpiade diventa leggenda nei 100 metri vincendo il terzo oro consecutivo da Pechino 2008 si registrano ancora due grandi soddisfazioni per lo sport italiano, un’oro ed un ‘argento che proiettano l’Italia al quinto posto nel medagliere generale. L’ottavo oro della spedizione azzurra è firmato da Elia Viviani da Verona nell’omnium del ciclismo su pista, medaglia che mancava da Sidney 2000. Il ciclista veneto allenato da Marco Villa si era è piazzato 7° nello Scratch, 3° nell’inseguimento, 1° nell’eliminazione e 2° nel km da fermo presentandosi così in vetta alla classifica generale prima della sesta ed ultima prova, la temuta corsa a punti, quella degli sprint. Ma è proprio qui che Viviani nonostante la caduta per mano del coreano Park, ha collezionato l’ennesimo capolavoro attaccando quando gli avversari si facevano sotto in classifica e sotto nel punteggio trovando le energie necessarie per concludere la contesa in suo favore a 10 giri dal termine. Il veneto ha totalizzato 207 punti complessivi contro i 194 dell’inglese Cavendish e 192 del danese Hansen. Dal nuoto 10 km femminile nelle acque di Fort Capocabana è arrivato l’argento della bella fiorentina Rachele Bruni. La venticinquenne toscana è stata brava a resistere all’allungo decisivo ai 1000 metri finali della olandese Von Rouwendaal restandole sempre a distanza e trascinando nella fuga anche la sua rivale francese Mueller. Proprio quest’ultima allo sprint per il secondo posto saliva sopra l’azzurra affossandola e toccando quindi per l’argento. Ma la giuria accortasi della grave scorrettezza della francese assegnava l’argento all’italiana ed il bronzo alla carriera alla 33enne Okimoto.
Andrea Curti
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