ROMA- Si fa sempre più intricata la situazione legata alla costruzione del nuovo ‘Stadio della Roma’. Da una parte il club capitolino e tutti gli investitori privati che attendono l’ok definitivo dal Comune, dall’altra, invece, proprio la posizione del Campidoglio, che con l’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, in primis, si oppone ad una parte di questo progetto.
Berdini, ha spiegato oggi in un’audizione pubblica, non è contro il progetto, ma vorrebbe modificarne una parte, come la costruzione di un altro ponte o delle torri che sorgeranno intorno all’impianto, ma soprattutto ha ribadito che da parte del Comune non verrà speso un euro per questa opera: “Il ponte sul Tevere per collegare l’Ostiense con l’autostrada è già in appalto e ci spendiamo 140 milioni. Noi dobbiamo portare in consiglio la conferma o meno dell’interesse pubblico ad avere il prolungamento della Metro B che manderebbe in tilt tutto il sistema metro – altro problema esposto dall’assessore all’Urbanistica -. O la Roma effettua alcune modifiche, oppure si trovi un’altra sede dover far sorgere il nuovo Stadio”.
Dello stesso avviso è anche l’assessore alle politiche del territorio per la Regione, Michele Civita: “Lo stadio è importante, ma i metri cubi dello stadio sono pochi. Se si fa l’equivalente in residenze o uffici sono per 1400 persone, lo stadio è particolare. Una volta che viene realizzato lo stadio vanno fatte le infrastrutture necessarie per lo stadio e riqualificare quell’area, tra le più problematiche. La valutazione che dobbiamo fare è sulle 60mila persone”.
La Roma adesso avrà tempo fino alla fine del mese per consegnare i documenti richiesti da Regione e Comune, ma la situazione è sempre più complicata visto che entrambe le posizioni sono molto contrastanti, a meno che una delle due parti faccia un passo indietro.
Michele Spuri
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