SpallettiSPALLETTI A PREMIUM

Adesso la Roma gioca così così, ma vince…
Stasera hanno messo delle qualità, degli ingredienti diversi che a noi fanno comodo. E’ un inizio, vedremo se ci sarà un seguito. Un inizio di completamento di qualità e caratteristiche. Accetto e prendo volentieri questa cosa. Vero che la gara non è stata bellissima, entrambe le squadre potevano fare di più. E’ stata combattuta senza concedere troppo. Nella ripresa abbiamo giocato bene, ma quello infatti era il nostro disegno.

Forse ad inizio match c’erano problemi su Biglia che faceva giocare bene la Lazio?
Non ci siamo incastrati bene all’inizio, anche perché Perotti era distante da Biglia. Poi a Radja avevo detto di compensare con Basta. Però quello indicato era Perotti, ma visto che Diego andava a fare la sua azione, così come Nainggolan. E così Biglia ha fatto girare bene la palla, poi quando le cose sono cambiate è stato più facile.

Modulo diverso dal solito per assenza di Salah?
Noi stavamo a 5 in fase di possesso, mentre eravamo a 4 in fase di non possesso. A sinistra c’era da scegliere su chi chiudeva su Basta, dall’altra parta invece era delineato. Doveva andarci Peres, in modo tale che Ruediger andasse su Keita. Se stiamo stretti e senza palla, poi siamo in 4. Tutto una questione di scivolare sulla fascia. Bisognava stringerci senza palla, però comunque coi 2 uomini senza palla abbiamo creato problemi. Emerson ha fatto una gara straordinaria, una partita bellissima. Vedremo se oggi i rompicoglioni, vedremo se continueranno a rompere senza lasciarlo tranquillo a giocare. Ad Emerson l’hanno tritato, sempre. Rompicoglioni non è una parolaccia. Se vi garba di più utilizzo rompiscatole. Qua si esagera sempre, se lo dici per benino non viene assimilato nella maniera corretta. Questi esagerano. Senza bavagli, è così. Poi la prossima volta fatemi una nota, la mamma non mi manda in conferenza stampa. Emerson è un ragazzo a cui non gli è stata dato la possibilità di giocare, invece si è preso la responsabilità nel derby e ha giocato nella gara più complicata e l’ha fatto alla grande. Ha fatto il terzino alla grande. Faceva sempre superiorità numerica insieme a Perotti. Una prestazione grandissima. Perché non ci si dà un po’ di tranquillità di lasciarlo giocare 4 partite di seguite per vedere effettivamente le sue qualità?

Che carica può dare una vittoria nel derby?
Il derby ti spinge più in là rispetto ad altre vittorie. Abbiamo altre mire, dobbiamo guardarla in maniera profonda. Adesso dedichiamoci al Milan. Abbiamo vinto una grande gara, loro sono una buonissima squadra. Sono costruiti bene. Inzaghi è stato bravo a trovare gli equilibri giusti, peraltro sono in un momento di condizione eccezionale. Bisogna cercare di alleggerire una partita come questa per i nostri giocatori. Devono avere aspirazioni più importanti. Bisogna guardare più in là del raccordo, bisogna vedere oltre. Siamo fortunati, se ci si affaccia si vede oltre i monumenti. Chi vuole rimanere dentro il recinto, lo facessero. Ma noi si deve saper guardare oltre il recinto.

SPALLETTI A SKY

Su Dzeko.

“E’ un grande calciatore e una grandissima persona. E’ uno spettacolo nel vivere lo spogliatoio, è una persona seria. Quando è il momento che quando non ripassa bisogna valutarlo per tale, ma a noi va già bene così. Ha potenzialità ancora superiori”.

Roma meno brillante, più scaltra.
“E’ una Roma diversa, dal punto di vista di scelte di uomini e di gioco. Poi ti viene a mancare quel fatto di ripartenze veloci. Quando c’è stato Salah o El Shaarawy che impongono di fare più fase difensiva e più fatica, perché questi sono giocatori che dal punto di vista della fase difensiva non hanno grandissimo peso. Per sopportarlo i centrocampisti devon ofare un lavoro superiore. Oggi era di gestire la palla, interpretare queste mezze misure per andare allo step successivo, rigestire la palla e così via. La difficoltà ce la creava Biglia perché lui è bravo ad accorciare la palla e noi non riuscivamo ad accorciare su di lui. Poi ci è andato a lavorare Radja, perché prima sbagliando avevo dato indicazioni a Perotti di andarci e poi nel finire l’azione andava a sforare e poi gli rimaneva difficile ritrovare Biglia. Poi quando la palla è arrivata in difesa, Ruediger, Fazio e Manolas hanno fatto una compattezza molto forte”.

Sul gol Strootman sposta Dzeko per segnare: che significato ha?

Il discorso è facile, basta guardarlo in faccia, dalla faccia che ha si capisce tutto. Se guardi la differenze tra Strootman e Dzeko capisci (ride, ndr). Poi ci sono dei momenti dove le cose ti riescono, hai entusiasmo. Strootman sta attraversando un periodo non facile, questo recupero lo sta mettendo a dura prova, non è brillante come vorrebbe. Questi sono momenti fondamentali e possono dargli quello che gli manca. E’ pià facile che gli venga il timore piuttosto che la cattiveria di dire la voglio determinare io. La fortuna c’è, poi dipende da chi fa le cose pensando di aver la fortuna. Chi le fa pensando di non averla, le cose vanno dall’altra parte.

E’ contento di avere Juve e Milan ora?

“Non lo so. Oggi abbiamo fatto bene sul possesso palla, in quelle partite lì come a Torino non abbiamo giocato bene, non abbiamo imposto la nostra qualità, la nostra personalità. Sono calciatori che quando sono arrivati a Roma, fotografati con la sciarpa c’è quello. Prima c’è il derby, poi c’è da fare la sfida alla Juventus, non puoi venire qui e pensare di fare una buona partita, una perderla, poi al derby vediamo. Così meglio rimanere a casa. Noi siamo stati scelti dalla Roma per giocare partite importanti e fare un campionato importante. Che queste partite vengano prima o dopo, sono le partite che dobbiamo giocare, che dobbiamo far vedere che siamo a casa nostra. Il livello della Roma deve essere questo, guardare oltre il Raccordo. Non dobbiamo rimanere al derby, dobbiamo andare a giocare in Europa, farci conoscere, dettare un marchio, una mentalità e una romanità come vi garba chiamarla. Ora dobbiamo riportare questa tenacia, questa forza dei centrocampisti che sono stati agevolati. Mancandogli questo lavoro forzato per rincorrere gli uomini ad esempio di Salah, essendo tutti più compatti, c’era da gestire palla e risalire con il centrocampo andando a far male. Dovevamo comandare il gioco e far girare. Se ti metti a difendere con Keita, Anderson e Immobile prendi gol. Se fai il gioco loro all’inizio lo prendi. Poi invece Daniele è salito, Strootman e Nainggolan sono diventati padroni, poi i loro attaccanti hanno faticato e non sono stati più brillanti. Se difendi hanno troppa qualità. Da squadra poi siamo saliti, i centrocampisti ne hanno giovato”.

La prima cosa che dirai ai tuoi giocatori per tenere la calma?

Due giorni vanno fatti festeggiare, perché quando si perde questa partita qui gli altri ci prendono per il culo. Bisogna farli festeggiare, domani ci sta fare allenamento a porte aperte, devono venire tutti. Dopo due giorni basta, finisce tutto. Chi viene con la presuzione di aver vinto l’altra partita, si prende e si butta fuori e si fa vedere a tutti gli altri. Magari ne prendiamo uno di quelli meno buoni”.

De Rossi ritrovato.

Daniele ha fatto bene oggi e le altre partite, ma oggi poteva far meglio. Era quello che faceva pendere l’ago della bilancia in quella posizione, loro dovevano scalare sempre per trovare i centrocampisti. La posizione di Daniele alle spalle degli attaccanti diventata fondamentale. Meglio nel secondo tempo. Con lui parlo di tutto, è intelligente e possiamo dircele anche in tv”.