logo-ilperiodicoPeter Pan è un uomo che non si impegna mai in una relazione profonda, perché questo ostacolerebbe la sua libertà. Quando apparentemente lo fa, è in realtà una facciata perché poi continua nel suo binario parallelo a viversi la sua adolescenza. Di solito la sua cerchia di persone è composta da individui più giovani di lui, in quanto con loro può vivere quelle tappe di vita per lui ormai anacronistiche. A chi lo vede appare come una persona estremamente sicura di sé, ma internamente in realtà è molto fragile. Questo è il ritratto tipico del Peter Pan, che ha origine spesso in una mancanza di amore nell’infanzia, la quale porta a sentirsi indifesi e angosciati nei confronti del mondo adulto. Ad osservare le statistiche di oggi, la società sarebbe stracolma di Peter Pan, eppure occorre confrontarsi con il nuovo assetto della società e con gli stili di vita notevolmente cambiati negli ultimi decenni. Oggi essere single a quarant’anni, conducendo una vita apparentemente più ‘giovane’ rispetto alla propria età, è una condizione normale e frequente. La libertà di poter divorziare se una storia d’amore finisce, il prolungamento degli studi, i social network che quasi obbligano a una socialità più smart, l’esaltazione del mito ‘giovani e belli’ conducono una fetta della società ad indossare i panni di Peter Pan, senza essere veramente lui.

Dr.ssa Sole Lancia

Psicologa clinica, psicoterapeuta

Autrice del libro “Chi cerca trova