Risorge l’Italia nell’ultimo quarto d’ora ma quanta paura per il resto dell’incontro. L’eroe della serata ha un nome: Ciro Immobile. Il biancoceleste con la sua doppietta cambia il volto di una gara in salita per gran parte del match. Il gol di Belotti evidentemente illude tutti visto il brutto prosieguo dell’incontro. Al pronti via sono i macedoni a metter paura agli azzurri con un’incursione di Pandev sventata da Buffon. Macedonia-Italia inizia come contro la Spagna. Poco meno di venti minuti di marca avversaria poi arriva il gol di Belotti al ventiduesimo con un’incursione del “gallo” in area pronto a deviare in rete un calcio d’angolo sapientemente battuto da Bernardeschi. Probabilmente la traversa piena colpita da Nestorovski mette paura agli azzurri che alzano velocemente il baricentro della manovra andando ad attaccare con più veemenza la retroguardia macedone decisamente distratta sul gol del granata.. Qualche emozione ma niente di più in un primo tempo assolutamente insufficiente giocato dagli uomini di Ventura. Ci si aspetta molto da Verratti, Bernardeschi e Bonavetura ma gli scarsi equilibri in campo degli azzurri coinvolgono negativamente le giovani alternative scelte dal tecnico italiano. Il secondo tempo è un’incubo targato Nestorovsky ed Heseni. Con gli azzurri fermi sulle gambe e privi di idee, è giocoforza dei macedoni fare la partita ed insidiare pericolosamente la retroguardia italiana. L’assedio della 140esima squadra del ranking europeo è asfissiante. L’Italia è in bambola, gli errori si susseguono. A centrocampo palle avvelenate sono preda dei giocatori macedoni che arrivano facilmente al tiro. Nesterovsky e Heseni lasciano il segno e ribaltano il risultato. Tornano alla mente gli spettri della Corea. Trenta minuti di nulla costringono Ventura a cambi forzati:dentro Parolo e Sansone e la musica come d’incanto cambia. Rispunta il cuore ed il coraggio degli azzurri. La reazione è evidente ma i minuti son pochi per recuperare. Serve l’impresa che non tarda ad arrivare. Ci pensa Immobile con una straordinaria doppietta a ribaltare di nuovo il risultato.L’incubo e la paura svaniscono l’Italia risorge e la qualificazione è ancora a portata di mano per merito del folletto di casa Lazio.
Mauro Cedrone
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