f12015jap_jk1802527Suzuka, lo storico tracciato in cui abbiamo visto consacrati campioni
come Senna, Prost, Hakkinen e Schumacher, continua come per tradizione
a essere protagonista di sfide avvincenti. Sul circuito giapponese
Nico Roseberg ha fatto segnare il miglior tempo nelle qualifiche di
ieri. Dietro di lui, il compagno Hamilton e le due Ferrari, arretrate
però alla sesta e all’ottava casella per penalità.
Al via Hamilton sbaglia la partenza, alla prima curva è solo ottavo.
Vettel invece riesce nell’arco di 4 giri a rimontare fino al 3° posto,
effettuando tra gli altri un bellissimo sorpasso ai danni di
Ricciardo. Anche Raikkonen dimostra la sua cattiveria, liberandosi di
Hamilton, Hulkemberg e Peres. Momento di grande tensione al 12° giro,
con tutti i piloti al comando nei box ad eccezione di Hamilton, che
avendo optato per un set di gomme hard, dà il massimo per guadagnare
terreno sui primi. Una mossa vincente per l’inglese della Mercedes che
al suo rientro in pista è quinto.
In seguito Ferrari e Redbull regalano spettacolo con sorpassi ai danni
di tutti gli altri. Dal 20° giro, nasce un duello a distanza tra
Vettel (3°) e Vertstappen (2°) caratterizzato da una serie di giri
velocissimi. Il tedesco guadagna decimi preziosi sull’olandese. È
chiaro che la seconda sosta si rivelerà decisiva.
I primi ad azzardare sono gli uomini della Redbull, mentre in Ferrari,
si decide di dare tutto nel finale, montando gomme soft.
Sfortunatamente per loro, l’errore di strategia si rivela grossolano:
il doppiaggio ai danni di Nasr gli fa perdere un secondo. Il tedesco
paga ben cara la scelta, vedendosi sfuggire di mano anche la terza
posizione ai danni di Hamilton. In seguito Vertstappen con gomme
consumate, perde terreno sul rivale inglese. Si innesca nel finale un
interessante duello tra loro. Al penultimo giro, Hamilton tenta
l’attacco ma sbaglia la traiettoria.
Roseberg vince davanti a Vertstappen, terzo Hamilton. Altra giornata
nera per le Ferrari che soltanto quarte e quinte sul traguardo, vedono
sfumare sempre di più il secondo posto nel mondiale costruttori, messo
oggi a sigillo oggi dalle “inarrestabili” frecce d’argento.

Eugenio Bonardi