KEITA  4 LAZIO PALERMOROMA- Come da copione, vince la Juve perchè più forte di una Lazio rinunciataria e sempre lontana dalla porta difesa da Buffon. Se poi regali una espulsione, un rigore e quattro o cinque occasioni pericolose ai bianconeri che si apprestano a vincere il campionato, la gara non può non finire tre a zero. Troppo forte la Juve cinica e spietata contro una Lazio praticamente spuntata. L’assenza di Klose nonostante tutto si fa sentire, Felipe Anderson e Keita avulsi dal gioco, scarsi di spunti e di tenuta e poi Parolo sostituito, infine un super Dybala dall’altra parte. Il 3 a 0 è tutto qui con la Juve sugli scudi per quei 23 successi su 24 che fanno dei bianconeri ancora una volta uno schiaccia sassi implacabile anche senza Marchisio. Inzaghi forte dei 2 successi consecutivi sperava di limitare al massimo i danni magari rimediando un pareggio che sarebbe stato prezioso come un diamante. “Il primo tempo non abbiamo giocato male -ammette il tecnico biancoceleste – ma quando riparti e sei in dieci tutto diventa più difficile contro una squadra come la Juve. Poi il rigore, ed è stata la fine”. Insomma una sconfitta da mettere in preventivo. Domenica l’imperativo sarà : recuperare. Contro la Samp a Genova Inzaghi vuole vincere per continuare a sperare in un posto Uefa, Milan permettendo, ma questo è un altro capitolo di una storia probabilmente già segnata.

MAURO CEDRONE