KEITA  4 LAZIO PALERMO

Torna alla vittoria la Lazio dopo due pareggi consecutivi e lo fa nel migliore dei modi con un secco 4-1 sul Cagliari. Pratica archiviata già nei primi 28’ con la squadra di Inzaghi capace di infilare ben tre volte la porta difesa da Storari, grazie soprattutto a un Ciro Immobile in stato di grazia, arrivato a 8 reti in campionato e secondo solo a Dzeko nella classifica marcatori. Ottima la prova anche di Keita e Felipe Anderson, finalmente in gol anche lui, che confermano la devastante potenzialità offensiva della squadra di Inzaghi. Passano cinque minuti e la Lazio è già in vantaggio: sul rilancio di Wallace, Bittante va in difficoltà pressato subito da Lulic e Immobile e perde palla, il bosniaco la agguanta e crossa al centro dove Keita è libero di stoppare e bucare Storari. Al 10’ ancora dubbi in area di rigore per la Lazio: Murru entra scomposto su Parolo ma l’arbitro lascia correre, quando l’intervento sembrava nettamente sulle gambe del giocatore.  Il Cagliari prova a reagire con Borriello e Melchiorri ma la squadra di Inzaghi, al 22’, raddoppia; Immobile entra in area e viene steso da Ceppitelli (dubbio), l’arbitro questa volta concede il rigore che lo stesso centravanti mette a segno. L’ex-Torino è in serata e 6’ più tardi cala anche il tris, sfruttando un erroraccio della coppia Barella-Ceppitelli. Notte fonda per un Cagliari in autentica confusione, i capitolini ringraziano e il primo tempo si chiude sul 3-0. Di marca biancoceleste anche l’inizio della seconda frazione, con il tridente a creare costante scompiglio nella retroguardia sarda: Immobile, dopo un triangolo con Anderson, per poco non sigla la sua personale tripletta. Al 14’ Keita, ripiegato in difesa per coprire Radu,  trascina a terra Melchiorri: l’arbitro non può far altro che fischiare il rigore ma Borriello spreca tutto calciando a lato; momento di flessione ora della Lazio che concede più spazi e solo un super Marchetti nega la gioia del gol a Ceppitelli mantenendo la porta inviolata. I rossoblu, però, non riescono a colpire e Cataldi e compagni tengono in mano il pallino del gioco fino al 34’, quando Anderson chiude definitivamente l’incontro con una meravigliosa serpentina tra quattro uomini.  Nel finale unico sussulto con l’autogol fortuito di Wallace che regala il 4-1 finale.

Valerio Cesta