MURRAY1ROMA-Ventinove anni e non sentirli; nel giorno del suo compleanno, festeggiato durante la premiazione con una tristissima torta con tanto di candelina, lo scozzese Andy Murray conquista per la prima volta in carriera gli Internazionali d’Italia di tennis e lo fa con grande sicurezza, su un Djokovic numero uno del mondo che ha pagato in termini atletici  i tre set degli ottavi contro il brasiliano Bellucci e della semifinale notturna contro Nishikori, oltre al duro quarto contro un Nadal per certi versi ritrovato. L’andazzo si era già visto dall’inizio del match, con un Murray pimpante e più riposato e attentissimo negli scambi da fondo, e un Djokovic  costretto a ricorrere spesso alla palla corta per uscire vincitore delle schermaglie da fondo campo. Ma il serbo perde le staffe quando il suo rivale gli strappa il servizio al quarto gioco (dopo aver avuto altre tre palle break al secondo gioco) scagliando la racchetta in tribuna e prendendosi l’ennesimo warning del torneo. E mentre Murray è implacabile e sbaglia pochissimo, Djokovic tira lungo il rovescio del 4-1 per lo scozzese che poi si porta 5-2 grazie ad un rovescio bimane in contropiede e un ace. Il 6/3 per il britannico arriva dopo 46 minuti di dominio inglese. Nella seconda frazione Djokovic ha provato a reagire, ha avuto una possibilità per il 3-1 ma è stato Murray, al quindo gioco, a fare il break con una voleè alta di diritto e a mantenere il servizio fino al “game. set match” del giudice di sedia che, dopo un’ora e trentacinque di gioco,  ha sancito il suo successo. Successo premiato da Stan Smith invece che da Adriano Panatta che proprio sui campi del Foro Italico quarant’anni fa costruiva un trittico storico vincendo Roma, Parigi e Coppa Davis nello stesso magico 1976 (Panatta premierà il vincitore del Roland Garros 2016, in Francia, ma per i soliti dissapori italioti non ha premiato quello di Roma…!!!).  Se il torneo maschile è andato contro pronostico, ma nemmeno tanto poi, la finale del femminile invece si è chiusa con la vittoria della sempre più statica numero uno del mondo Serena Williams nello scontro generazionale tutto americano con la giovane e coraggiosa ventunenne Madison Keys, brava a tener testa alla 34enne concittadina soprattutto nel primo set, quando la ragazza si è trovata avanti 3-1 a suon di aces e non ha capitalizzato una delle due palle del 4-2, permettendo alla Williams di rientrare nel set. Set che si è poi trascinato fino al tie-break dove la più esperta delle due ha fatto valere la leadership mondiale e la maggior personalità in campo. Nella seconda frazione il festival dei break, cinque in tutto, ma la Williams ha chiuso la contesa con un classico 6/3 dopo un’ora e 24′ complessivi di gioco. Per Serena è il poker al Foro Italico nonchè il primo titolo quest’anno e una buona iniezione di fiducia in vista del Roland Garros, ma anche la Keys ha dimostrato davvero di essere potenzialmente una top-ten.

Andrea Curti