In pole position Lewis Hamilton, seguito da Nico Roseberg. Dietro, una
seconda fila di fuoco, con la Ferrari e la Redbull di Raikkonen e
Vertstappen. La pioggia brasiliana lascia dedurre che sta per andare
in scena una corsa ancora più spettacolare rispetto alle previsioni.
Invece, i 100.000 e più spettatori, accorsi soprattutto per Felipe
Massa, assistono al gran premio più assurdo che si sia mai visto in
Formula 1: uno tra i più lunghi della storia.
Nei primi giri, l’unica manovra che regala spettacolo è il sorpasso di
Vertstappen ai danni di Raikkonen. Vettel invce è vittima
dell’acquaplaning, che lo costringe a una dura quanto ardua rimonta
dal 18° posto. Un incidente di Ericsson, richiede per la seconda volta
l’intervento della Saefty Car, ma la gara non ha neanche il tempo di
ripartire: Raikkonen va in testacoda e danneggia la sua vettura nel
momento di massima accelerazione. I commissari espongono la bandiera
rossa e la corsa è sospesa a tempo indeterminato. Sul momento, i
tifosi ferraristi che fischiano, non capiscono che poteva bastare il
contatto con un’altra vettura per provocare un incidente mortale.
Fortunatamente, non ci sono state conseguenze.
Alla ripartenza, i piloti seguono ancora per 7 giri la vettura di
sicurezza, ma la gara viene sospesa ancora. Il pubblico rumoreggia e
alla fine viene accontentato nonostante l’indecisione dei piloti.
Vertstappen mostra di nuovo la sua determinazione, superando Roseberg
all’esterno. Un sorpasso rischioso, ma allo stesso tempo degno di un
gran pilota. Vettel recupera le posizioni di coda, raggiungendo
l’olandese della Redbull, al quinto posto dopo la sosta ai box. I due
danno vita a un emozionante duello, ma anche questa volta il
ferrarista è costretto a un fuori pista per mantenere viva la gara.
Infine, la manovra conclusiva ai danni del messicano Peres, conferma
per il diciottenne il terzo gradino del podio.
Hamilton vince dopo 3 ore e nove minuti dall’ora del via, rimandando
il match point all’ultimo appuntamento. Davanti a lui, Roseberg,
Vertstappen, Peres e Vettel. Da segnalare la grande ovazione da parte
di pubblico e squadre per il pilota di casa Felipe Massa, purtroppo
ritirato. Il brasiliano si appresta a lasciare la Formula 1 senza mai
aver vinto neanche un mondiale che avrebbe meritato sotto tutti i
punti di vista. Ironia della sorte, proprio su questa pista nel 2008,
Massa perse il titolo per colpa della sfortuna.

Eugenio Bonardi