ROMA- Gilmour ringrazia i 13.500 fans (più stranieri che italiani). Naturalmente David si aspettava di più. Colpa della concomitante partita della nazionale italiana contro la Germania. Poco male, tanto si replica e si spera che il Circo Massimo faccia registrare il tutto esaurito. Lo spettacolo comunque è garantito. La scenografia appare maestosa con il solito cerchio illuminato e poi giochi di luce e tutto il resto. Gilmour parte con due brani del nuovo album e poi inevitabilmente un “return to the past” un ritorno al passato, quello marcatamente Pink Floyd, quello che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Per Gilmour è il primo concerto a Roma del 2016, a seguire quelli di Pompei e Verona. Al Circo Massimo tornano alla mente i fantastici e leggendari happening di Pompei del 1971 e di Venezia al centro della laguna in quel famoso 15 luglio del 1989. David non lascia nulla al caso, il Circo si scalda con “Wish you were here”. Sul palco c’è la perfezione di un ottimo gruppo. Gilmour è accompagnato dal chitarrista Chester Kamen e dal sassofonista Joao Mello. Prima dell’epocale “Money” David propone ancora alcuni brani dell’ultimo album scritti con la moglie e poi “Atom heart mother” e “The piper at the gates of dawn”. Il finale è in crescendo in attesa della seconda serata che si preannuncia elettrizzante e più piena, non foss’altro perchè non gioca la nazionale italiana estromessa dal torneo europeo dalla Germania.
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