1735295-36704126-2560-1440ROMA- L’epilogo che per molti era nell’aria si è concretizzato nel cuore della notte. Come in una classica scena del teatro del “nonsenso”. Bielsa ha mollato la presa, si è dimesso prima di cominciare, ha lasciato Lotito con un palo di naso e ha tolto il disturbo. Insomma quello che sembrava un sogno, un motivo di rilancio della Lazio con un allenatore giusto e con giocatori importanti, non si è verificato, con enorme delusione dell’intero mondo biancoceleste. L’amarezza e la rabbia non hanno tardato a palesarsi soprattutto dopo il comunicato della società di Formello che annunciava le dimissioni di Bielsa e del suo staff, con conseguente ed inevitabile azione legale di Lotito già in possesso di un contratto firmato dalle parti. Insomma una goffa e ridicola figuraccia a livello nazionale ed internazionale per una vicenda che la Lazio si porterà dietro per lungo tempo con la certezza del divertimento e presa in giro da parte dei tifosi delle altre squadre. I motivi principali di questa patetica pantomima sembrano essere state alcune divergenze sui potenziali acquisti soprattutto sull’acquisizione del cartellino di Pato. I rumors infatti riportano che la telefonata in piena notte tra Tare e Bielsa sia finita nel modo peggiore con le seguenti dimissioni del tecnico sudamericano. Ora in attesa del probabile contenzioso si auspica una conferenza stampa della società per una chiarificazione naturalmente di parte. Intanto la Lazio è stata affidata alle cure di Simone Inzaghi che non ha alcuna intenzione di dirigere pochi allenamenti per poi lasciare la squadra agli ordini di un altro tecnico. Insomma c’è tanta confusione. Il quadro che si delinea sembra essere quello di un ripescaggio di Prandelli con Inzaghi a Salerno e Bollini nuovamente alla guida dalla Primavera biancoceleste, oppure Inzaghi alla Lazio con Bollini alla Salernitana. Dunque la farsa continua mentre attendiamo curiosi il finale di una commedia ancora ai primi atti.