Queste le parole di Luciano Spalletti a Sky Sport, dopo la vittoria per 2 a 1 contro l’Udinese:
24 gol fatti, solo sei subiti, una grande striscia vincente. Il gol di Dzeko, c’è una molla psicologica?
“Sono venuto in pace, oggi faccio solo complimenti alla mia squadra, proprio per la pericolosità che può dare il contraccolpo per l’uscita dalla Champions, i ragazzi hanno lavorato in maniera corretta, si sono fatti trovare pronti in una partita che nascondeva delle insidie, hanno fatto belle giocate e vinto meritatamente”
Nel secondo gol, c’è una grande intuizione di Pjanic?
“Si anche nel primo, Momo con quel tocco dentro, se la controlla lo mettono in fuorigioco, invece la mette di prima. Il secondo è una grande azione di squadra, giocata sui piedi, uno attacca lo spazio e gol splendido di Flore, che tira fuori dei numeri pazzeschi e ha delle qualità importanti”
A meno 2 dal Napoli?
“Significa che il Napoli devono giocare, e che potrebbero essere gli stessi punti dopo la prossima partita, quindi questi discorsi vanno fatti dopo che giocano loro”
Dopo 7 anni è tornato in Italia, sia sulla gestione dialettica del caso Totti sia nelle altre conferenze stampa, sono convinto che lei abbia frequentato un corso di comunicazione?
“Mi fate dei bei complimenti, ma sono al di là di tutto il resto. Prima di tutto ci vuole una squadra che sa giocare a pallone e io la ho. Poi lì è nei giocare sui piedi e nel togliere la tranquillità di uno schema difensivo agli altri, con i movimenti, con i tempi giusti, guadagnando vantaggio, nei buchi che si creano nelle difese avversarie”
L’ultima sua Roma nel 2009, è cambiata la squadra e questa formazione gioca come quella Roma?
“Si ma è un farli rimpossessare delle loro qualità, Pjanic, Keita, Nainggolan, Florenzi, Perotti, Salah, El Shaarawy, è tutta gente che sa trattare il pallone. Magari gli abbiamo fatto notare quali sono le scorciatoie per farle vedere meglio, oppure metter dentro un centrocampista in più che da fiducia a tutti. Dzeko lo avrei fatto rigiocare comunque, non farlo giocare dopo quella partita lì, il giocatore poi lo perdi, ci sarebbero arrivati tutti su questa cosa”
Gli atteggiamenti giusti?
“E’ un discorso psicologico, questi ragazzi qui hanno delle alternative oltre al pensiero della squadra, invece gli va ridato l’atteggiamento corretto, quello di pensare alla Roma, di saper stare in un club così. Lo stanno facendo e meritano complimenti”
Luciano Spalletti a Premium:
“I ragazzi hanno fatto una partita splendida, soprattutto perché è arrivata dopo l’eliminazione dalla Champions che poteva darci una mazzata psicologica. La psicologia è un aspetto fondamentale nel calcio di oggi: siamo sicuramente dei prescelti e dobbiamo renderci conto di quello che è il nostro lavoro. Dobbiamo analizzare tutte le situazioni in profondità, dobbiamo mettere la testa dentro a quello che facciamo, capire che facciamo qualcosa che è più bello di molte altre. Oggi sono in pace con i miei giocatori, non li criticherò. Dobbiamo tenere a distanza le squadre dietro e questo lo possiamo fare solo continuando a vincere. Questa partita ha dimostrato che Dzeko non era un problema? No assolutamente. I ragazzi sono tutti dei valori aggiunti. Se fai un filotto del genere vuol dire che la squadra lavora bene, tutti remano dalla stessa parte. Se mi aspettavo una Roma così bella? Ero curioso di capire da dentro la situazione, perché la squadra vista da fuori sembrava avere molte qualità e infatti i risultati degli ultimi anni con Garcia sono stati ottimi. Bisognava forse cambiare un pochino il modo di vivere questo club: i ragazzi l’hanno fatto con responsabilità e si meritano queste soddisfazioni.”
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