Gli sfollati, un dramma nel dramma. Sono migliaia che devono andare verso gli alberghi e gli alloggi della costa, devono andare ma non vogliono andare perchè desiderano rimanere nei propri paesi devastati dal terremoto, al fianco delle proprie abitazioni oramai distrutte, nelle loro terre segnate profondamente da un sisma mortale. Gli sfollati di Norcia, Castelluccio, Ussita, Visso, Castelsantangelo e tantissime altre frazioni delle Marche e dell’Umbria accetterebbero anche le tende pur di non lasciare i loro luoghi. Ma il terremoto ha abbassato tragicamente il suolo di 70 centimetri e questo inevitabilmente sembra essere un altro handicap. E tra un pò arriverà purtroppo il freddo vero e la neve. Uno stillicidio ma Renzi ed il presidente della Repubblica hanno ribadito che verrà tutto ricostruito e che entro Natale tutti gli abitanti saranno sistemati nei container. Ma a Natale è già tardi perchè la terra continua a tremare per lo sciame conseguente alle ultime 4 scosse violente della scorsa settimana. Bisogna fare in fretta perchè il terremoto non dà tregua, non da’ tregua soprattutto agli agricoltori ed agli allevatori che hanno perso e stanno perdendo tutto il lavoro di una vita. Servirebbero immediatamente i moduli abitativi per tornare a “vivere”.”Ci sono, sono pronti, sarebbero attivi in pochi giorni”- ammette l’imprenditore Mario Reggiani della Modulcasa Line di Parma, ma bisogna fare i conti con la burocrazia che dovrebbe essere più snella e non pachidermica dimostrata finora. “Per i container basterebbero pochi giorni per istallarli. Ad Arquata del Tronto rimontammo una scuola in meno di 4 settimane”. Dunque c’è la possibilità di restituire un pò di sollievo alle popolazioni martoriate dal sisma….basterebbe ridurre al minimo la burocrazia ma …..speriamo non resti soltanto una speranza.
Mauro Cedrone
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