SpallettiROMA-Quanto è cambiata la Sampdoria in questi mesi? Quali sono le sue principali insidie domani?
“La Sampdoria è un insidia. Siamo riusciti a vincere tutte e due le partite ma con grande difficoltà all’andata in Campionato ed in Coppa Italia. Siamo riusciti a mettere le nostre qualità in mostra. Abbiamo sfruttato il fattore Roma,il fattore della qualità che ha la Roma. Non possiamo lasciare punti per strada. Dobbiamo tentare di vincere anche questa volta anche se sarà tosta anche a causa di Giampaolo soprattutto”.
 
C’è un blocco di squadre abbastanza numeroso tra cui la Sampdoria che si trova al sicuro e non rischia la retrocessione. È questa la partita forse più temibile?
“Serve la professionalità. Dobbiamo lavorare bene per avere un futuro importante. Lavorare in maniera seria e riuscire a costruire qualcosa di forte tramite il lavoro e non dietro i discorsi. I giocatori questo lo sanno. Si nasce una volta sola. Si vive una volta sola. Due volte non è possibile. Per renderla una vita importante bisogna saper cogliere i momenti che capitano. Bisogna vivere il momento intensamente. Bisogna cercare di dare sempre il massimo. Serve una crescita anche a livello personale”.
 
L’ultima volta che avete giocato con la difesa a quattro è stato contro il Pescara. Da quando è stata schierata la difesa a tre i fatti hanno dato ragione a questo sistema difensivo. Ha un rammarico per non averla schierata subito la difesa a tre?
“Se i punti poi sono questi e la somma degli errori è questa sono cose che si possono accettare. Ci sono dei momenti in cui non ci sono giocatori a disposizione. Con la rosa quasi tutta a disposizione si potrebbe ritornare a schierare la difesa a quattro. La soluzione è quella di non far segnare gli avversari. Si parla molto della difesa della Roma solo perché non si prendono più gol. Bisogna continuare così”.
Paredes è al centro di molte voci di mercato. È un’ipotesi la sua cessione a tre giorni dal termine del mercato?
“Bisogna chiedere alla società o al giocatore. Io non ho chiesto la cessione di Paredes”.
 
Ieri è arrivato Grenier,come cataloga questo nuovo arrivo?
“È un calciatore che ha avuto un momento di flessione. A Roma può risistemarsi. Ha avuto un contrattempo nello sviluppo delle sue qualità. Dobbiamo vederlo ancora in pratico. Lo dobbiamo vedere con i suoi compagni. Su questo calciatore nutriamo grande fiducia per il futuro. In poche sedute di allenamento ritroverà entusiasmo e la qualità che ha a disposizione. Ci darà una mano”.
 
Si aspetta un nuovo rinforzo o si ritiene soddisfatto dal mercato? La stagione si decide nel prossimo mese con gli otto impegni tra Campionato,Coppa Italia ed Europa League?
“Nessun professionista della Roma ha fallito. Non c’è niente da riparare. Non si tocca niente. Molti calciatori essendo forti sono molto richiesti sul mercato. Dipende dalla volontà dei calciatori. Siamo apposto. I calciatori hanno fatto il loro dovere”.
 
Nel mercato bisogna fare riferimento ai giocatori scontenti. C’è El Shaarawy tra questi?
“El Shaarawy non è scontento. Caratterialmente è fatto così forse. L’anno scorso ha giocato con più continuità è stato fortissimo. Quest’anno ha giocato con meno continuità ma è stato fortissimo lo stesso. Quando lo chiami a far parte della squadra partendo dalla panchina non riesce a dare quello che dovrebbe dare. È una cosa che va sistemata questa. Se si compra un altro giocatore lo si mette in competizione con un altro e questo non fa altro che creare confusione. Non cerchiamo niente. Abbiamo giocatori forti. Non mettiamoli sempre di più in competizione. Aspettiamo anche Salah. Diamo minutaggio a tutti”.
 
A proposito di scelte,Kessie le piace? 
“Dalle mie parti si dice di molto”.
Gabriele Matalone