ROMA- Domenica di vigilia al match serale di domani col Bologna. Nella consueta conferenza stampa Spalletti ha toccato numerosi punti. Partendo dai complimenti a Donadoni ed elogiando i felsinei, passando per Strootman, De Rossi, Dzeko, Iago Falque, Higuain, mercato e futuro per finire inevitabilmente a Totti. Dunque tanti gli argomenti sviscerati come sempre in una conferenza stampa mai banale. “Donadoni è un bravo allenatore che sa trasferire qualità e carattere alla sua squadra. Non era facile tirar fuori la squadra dalla zona pericolosa. Ora il Bologna è più tranquillo per questo non sara’ una partita facile e poi non dimentichiamo che il Bologna è l’unica squadra che ha interrotto la corsa della Juve”. Complimenti a Donadoni e lodi a Strootman che sta guadagnando terreno.”Kevin sta sempre meglio. Gli manca un pò di velocità ed intensita’ ma è sulla strada della completa guarigione”. Il centrocampista giallorosso rimarra’ in panchina insieme agli altri. Tra questi anche De Rossi, titolare inamovibile fino a poco tempo fa. “Ogni giocatore deve fare la sua parte. Chi sta in panchina è fondamentale e pronto ad aiutare chi invece è in campo. Per un allenatore è un vantaggio avere giocatori così forti in panchina. Avere delle difficoltà di scelta per un tecnico non può che essere produttivo per la squadra. Io ho a disposizione giocatori duttili che possono subentrare in qualsiasi momento ed entrare senza problemi nel contesto di gioco della Roma”. Alla Roma questo può succedere, forse un pò meno al Napoli orfano di Higuain (i partenopei senza il loro ariete hanno battuto un Verona oramai spacciato). Il riferimento al futuro match con gli azzurri di Sarri appare inevitabile. “Da uomo di sport dico che Higuain è un giocatore fenomenale ma penso che se ha fatto certi numeri il merito è anche del collettivo. Ad ogni modo ci sara’ o non ci sara’ resta sempre una partita difficile per noi, però è presto per parlarne, dobbiamo giocare tre gare prima d’incontrare il Napoli”. Ed a proposito di grandi giocatori non potevano mancare alcuni riferimenti a Francesco Totti.”Io Totti lo tratto come un calciatore vero e sono uno dei pochi. Io lo scelgo se ha più o meno possibilità di un altro. Qui invece si tende a scegliere a prescindere. Io non so il suo futuro ma Francesco potrà essere il primo riferimento dello staff o vicepresidente. In una maniera o nell’altra ci guiderà lo stesso. Ha il carisma dettato dalla storia. Io voglio molto bene a Francesco ma devo tenere in considerazione il momento della squadra e del giocatore stesso. L’altro ieri ad esempio non si è allenato e ieri si è fermato a metà allenamento”. Un modo elegante per far capire a tutti che anche contro il Bologna il capitano rimarrà in panchina.

MAURO CEDRONE