A tre miseri punti dalla gloria: mai così vicina era arrivata sino ad oggi l’Italrugby contro i maestri inglesi, bestia nera degli azzurri (così come gli All Blacks). Perdere 27-24 brucia eccome, anche se di fronte si trova la terza in classifica mondiale (contro l’undicesima piazza degli azzurri). L’Italia di Quesada, alla prima sulla panchina azzurra, ha comunque messo  paura all’Inghilterra, con inaspettati 40 minuti di ottima presenza in campo, fisica e tecnica, che frutta un vantaggio a metà gara di 17-14. Dodici punti portano la firma di Tommaso Allan che fa meta e centra i pali tre volte, e la meta al decimo del mediano di mischia Alessandro Garbisi; insomma, in 25′ l’Italia ha all’attivo due realizzazioni e tre calci vincenti, tutti all’Inghilterra, che subisce quasi passivamente. l’Italia difende e riparte in velocità, approfittando anche della fallosità degli avversari (vedi il colored Itoje). Gli inglesi, tra l’iniziale snobismo generale, complice anche la primavera anticipata da scampagnata al Colosseo, vedono la buriana e decidono di puntare al sodo, cioè a far punti. E così prima la meta di Daly e poi l’apertura Ford che comincia il suo show, piazzando da ogni angolo dell’Olimpico, accorciano il punteggio. Il problema è che le partite durano ottanta minuti. Infatti gli inglesi tornano dagli spogliatoi incattiviti dalla situazione svantaggiosa, e la loro voglia di rivalsa, sempre senza dare grande spettacolo tecnico, anzi, si tramuta in una superiorità schiacciante. Praticamente nel secondo tempo gli azzurri non vedono quasi mai l’ovale, sempre nelle mani inglesi, e l’epilogo è un eloquente 13-7 per i sudditi di Sua Maestà il Re. La meta del mediano di mischia Mitchel e altri tre calci del solito Ford fanno volare i bianchi verso la vittoria, e il guizzo finale di Ioanne porta sì un punto in cascina ma alimenta il pensiero fisso che oggi si sia persa un’occasione più rara che unica, cioè quella di battere per la prima volta l’Inghilterra. All’Italia è mancato il colpo del ko, in fin dei conti sarebbe bastata qualche iniziativa in più, cercare una punizione o un drop per i tre punti. Peccato, fare tre mete agli inglesi e non vincere. Domenica a Dublino contro l’Irlanda secondo match degli azzurri nel Six Nations 2024: sarà durissima, i verdi hanno dato quasi 40 punti ai francesi..

Andrea Curti