Roma, 24 marzo – Il 30 aprile si apre la III edizione di Amarte, un progetto artistico culturale che ha come ambizioso obiettivo il definire nuovi strumenti per interpretare la realtà odierna e guardare il mondo con occhi diversi. Una sfida forte, che si articola in diversi momenti, che meritano di essere evidenziati. Mercoledì 30 alle ore 18:00 ci sarà l’inaugurazione della mostra con l’intervento del presidente del Municipio Roma V, Giammarco Palmieri e degli artisti in esposizione. Giovedì 31 marzo, si terrà il convegno “La città del Futuro, il Futuro della città” che è qualcosa di più e di diverso della raccolta di buone intenzioni o di ipotesi futuribili. Venerdì 1 aprile, dopo aver esplorato l’immaginario cinematografico, sarà il turno del convegno su “Arte, artigianato e microimpresa”. Nella realtà, in un società post industriale, la creatività si sta coniugando con il business, esplorando anche nuove forme artistiche, materiali e immateriali, secondo una visione che risale al Futurismo di Depero. Sabato 2 Aprile, con il Convegno “Forza del Linguaggio, identità della Città” si giunge al climax di AmArte: linguaggio che non è solo parola, racchiusa nei romanzi presentati durante l’evento, sgorgata nell’esperienze di teatro di Claudia Caoduro o nei laboratorio di poesia di Tiziana Mezzetti. E’ musica, come quella del maestro Marco Abbondanzieri e danza, come ne Le danze di Piazza Vittorio. Domenica 3 Aprile, con il Tolkien Day, organizzato dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, il cerchio si chiude, con il guardarsi allo specchio, riflettendo sulle nostre radici.
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