thumb_546e37953f3092b75e8b45aa_default_xxlargePuccini è sempre Puccini e lo dimostra la grande attesa per la prima
che il 7 dicembre inaugurerà l’annuale stagione Alla Scala, il massimo
teatro dell’opera milanese. Anche la “Giovanna D’Arco” di Giuseppe
Verdi, presentata nel 2015, fu un grande successo, ma con “Madama
Butterfly” e le sue famosissime arie: “Un bel dì vedremo”, diventato
il cavallo di battaglia per Maria Callas, “Coro a bocca chiusa” e la
meravigliosa “Tu, tu piccolo Iddio”, si sente già odore di trionfo
assoluto.
La storia, ambientata in Giappone, racconta la vicenda di una ragazza
quindicenne, Cho Cho San in italiano “Madama farfalla”, unitasi in
nozze con l’ufficiale della marina americana Pinkerton, richiamato
negli Stati Uniti. Cho Cho San si occupa di crescere il loro bambino
per tre lunghi anni, convinta che il suo uomo l’ami ancora. Non sa che
nel frattempo, l’ormai ex marito si è risposato con un’altra donna e
che ha in mente di portare, con l’aiuto del console Sharpless, il
figlio con se in America.
Con questo spettacolo, l’opera torna a essere rappresentata in quel
teatro che nel 1904, in occasione della prima, lo accolse con una
valanga di fischi e ostilità. Riccardo Chally, che avrà l’onore di
dirigere l’orchestra, parla di un’occasione per offrire un riscatto a
Giacomo Puccini, che non avrebbe mai meritato un fiasco del genere. A
questo proposito, la città di Milano ha organizzato una mostra, con
documenti preziosi in ricordo delle precedenti rappresentazioni. Ma
come hanno scritto critici e giornalisti, anche il trionfale ritorno
del 1925 sotto la direzione di Arturo Toscanini, era tardivo. L’autore
toscano aveva già vinto la sua battaglia lontano dalla città lombarda:
a Brescia dove avvenne la prima replica, a Torino, a Parigi, a Londra
e soprattutto al Metropolitan di New York, dove nel 1907, un
eccezionale Enrico Caruso cantò la parte di Pirkenton. Nella grande
mela oggi, “Madama Butterfly” è al settimo posto tra le opere
maggiormente messe in scena.
La rappresentazione avrà inizio alle ore 18 sotto la direzione di
Riccardo Chelly e la regia di Alvis Hermanis, con diretta televisiva
su Rai 1. Tra i cantanti segnaliamo il soprano Maria Josè Siri (Cho
Cho San), il baritono Carlos Alvarez (Sharpless) e il tenore Bryan
Hymel (Pinkerton).

Eugenio Bonardi