Questa piazza, chiamata Largo di Torre Argentina è uno scavo quadrato a cielo aperto, situato nell’antica area di Campo Marzio: esso è molto vasto, una piazza appunto, e ben visibile da tutto il perimetro.
L’area sacra del periodo Romano e risalente interamente all’età repubblicana, tra il III secolo a.C. ed il IV d.C. è stato anche riutilizzata in periodo medioevale sino dal V al XIV secolo d.C.
Sono ancora ben visibili quattro templi, denominati:
Tempio A, eretto in onore di Iuno Curritis, ossia Giuturna una Ninfa delle Fonti, della metà del III secolo a.C e forse ricostruito nel I.
Tempio B, ossia della Fortuna: Aedes Fortunae huiusce Diei, cioè il Tempio della “Fortuna del Giorno Presente”, fine II secolo a.C.
Tempio C, tempio dedicato a Feronia, l’antica Dea italica della fertilità e Protettrice dei boschi e delle messi e del grano che veniva distribuito nelle vicinanze, edificato nel periodo fine IV – inizio III secolo a.C.
E Tempio D, santuario dei Lares Permarini, ossia i Lari, gli Spiriti Protettori del mare, inizio II secolo a.C.
Nel complesso archeologico, dietro i templi B e C, è individuabile un grosso basamento di tufo di cui è certo facesse parte della base della Curia di Pompeo, il luogo dove si riunivano i senatori romani: il Senato di Roma, e soprattutto dove, durante una seduta alle “Idi” di marzo, cioè il giorno 15 di marzo dell’anno 44 a.C. fu pugnalato a morte Giulio Cesare.