La Lazio vince e convince, mostrando gioco e qualità tecniche, ma soprattutto candidandosi ufficialmente ad un ruolo da protagonista in questo campionato. Forse per la prima volta in stagione i biancocelesti centrano un successo pieno e senza possibilità di replica, un netto 3-0 che porta la firma di Immobile L(doppietta) e di Keita, arrivato dopo una prova d’autorità su un campo difficile come quello di Udine. Inzaghi, a causa di tanti infortuni (Marchetti, Basta, Bastos, Radu e Biglia) rinuncia alla difesa a 3 e schiera i suoi col 4-3-3, con il trio Felipe Anderson, Immobile e Keita a guidare l’attacco a suon di colpi e fantasia. I risultati sono evidenti fin dai primi minuti: la manovra pare più fluida e i tre, più vicini alla porta, sembrano essere pericolosi in ogni azione. La Lazio è bella, ma è anche concreta: nel primo tempo si avvicina spesso alla porta di Karnezis e va in gol alla prima vera occasione grazie al colpo di testa di Immobile al 28’, bravo a girare in porta la conclusione con la nuca di un ispirato Milinkovic-Savic.
L’Udinese reagisce, eppure non riesce a pungere mai la retroguardia guidata da un ottimo De Vrij, sempre più leader della difesa. Da vera squadra, la Lazio resiste e fa quadrato, poi colpisce ad inizio ripresa e mette in cassaforte il match: al 54’ Felipe Anderson inventa l’assist, Keita ringrazia e scavalca il portiere bianconero con un tocco morbido per il 2-0. Secondo gol in due partite da titolare per il senegalese, in assoluto tra i più in forma della rosa. I friulani crollano senza mai dare segnali di rivincita, la squadra di Inzaghi invece azzanna il match, portando addirittura a 3 le reti della serata. È ancora un super Immobile a legittimare il vantaggio, bravo a chiudere una bellissima manovra corale della squadra al 62’ con un destro che tocca il palo e si insacca alle spalle del portiere. Nel finale c’è anche tempo per una doppia parata di Strakosha, due interventi da grande portiere che mettono in mostra i riflessi e l’agilità dell’albanese. Insomma, gira tutto: attacco stellare, difesa blindata e una squadra che si prende applausi e complimenti. Un bel segnale quello che arriva dalla Dacia Arena: potrebbe essere iniziata in Friuli la luna di miele tra Inzaghi e il popolo laziale.
Giorgio Marota
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