king-crimsonIn tour lungo l’Europa, la storica band che ha fatto conoscere il
progressive, si ferma a Roma per due date di grandi emozioni a tutto
rock. Dal 1969, il gruppo ha cambiato più volte i suoi componenti.
Unica eccezione per il chitarrista Robert Fripp, oggi riconosciuto
come indiscusso fondatore ed elemento centrale. E sicuramente, ad
avere un certo peso fu quel primo album da loro registrato proprio nel
1969, “The court of the crimson king”, con il polistrumentista Ian Mc
Donald impegnato al sassofono, al flauto e alle tastiere; Greg Lake
(futuro membro del famoso trio Emerson, Lake & Palmer) al basso e
Micheal Giles alla batteria. Un disco eterogeneo e completo, con
sonorità che viaggiano dall’hard rock fino al free jazz nel suo brano
più famoso: “21st century schizoid man” e che lascia spazio anche a
pezzi decisamente più melodici come “Talk to the wind” e la stessa
“The court of the crimson king”.
Seguiranno negli anni successivi, altri dischi che continueranno a
segnare la storia della musica come “Island”, fortemente ispirato
dalla collaborazione con illustri musicisti jazz e dai racconti epici
tramandati dall’antica Grecia. In particolare il riferimento va
soprattutto all’Odissea. Anche “Island” fu un successo assoluto,
merito anche della grande prova da parte di Mel Collins, sassofonista
rimasto nel gruppo fino al 1974, per poi collaborare con Alan Parson e
successivamente con i Dire Straits.
Nel 2013, il già citato musicista è tornato a collaborare con i King
Crimson per suonare con loro in tour. Accanto a lui, sul palco
dell’Auditorium Conciliazione, l’immancabile Robert Fripp, Tony Levin
al basso, Jakko Jakszyk alla seconda chitarra e i tre batteristi Gavin
Harrison, Jeremy Stacey e Pat Mastellotto.

Eugenio Bonardi