Rombo di motori, riparte il grande carrozzone della Formula Uno edizione numero 67 dalla bella, affascinante e lontanissima terra d’Australia, martoriata da acqua e vento, da condizioni metereologiche difficili per i piloti e per i team che devono assisterli. A Melbourne è già tempo di qualifiche bagnate e speriamo fortunate per chi tifa Ferrari. Hamilton, campione in carica, nei giorni scorsi ha detto che le vetture del Cavallino non sono lontane dalla sua Mercedes, e a sua volta Vettel ha dichiarato che Hamilton è forte ma la Ferrari ha fatto notevoli passi avanti rispetto all’anno scorso. Le qualifiche non daranno grande indicazioni per il gran premio di domenica mattina sia perché domenica è previsto sole, sia perché la gara è ben diversa dalla non gara. Le strategie si intrecceranno ma i favoriti sono sempre gli stessi. Marchionne spera sia l’anno buono, intanto l’ultimo iridato del Cavallino è stato Kimi Raikkonen, che anche quest’anno sarà al volante di una rossa che affida molte delle sue speranze iridate sempre sul tedesco Vettel, che nel 2015 è stato il solo a spezzare (tre volte) lo strapotere della Mercedes di Lewis Hamilton e del figlio d’arte Nico Rosberg. Intanto c’è curiosità sulla Manor di Rio Haryanto, primo pilota indonesiano della storia della Formula 1. Sostenuto dalla Pertamina, la compagnia statale indonesiana attiva nel campo del petrolio, Haryanto ha vinto tre gare in GP2 la scorsa stagione e si è piazzato al quarto posto nella classifica generale. È anche l’unico pilota asiatico sullo schieramento di partenza. Gli altri piloti esordienti saranno Jolyon Palmer (Renault) e Pascal Wehrlein (anche lui su Manor). Sono state introdotte anche delle novità al fine di recuperare l’interesse del pubblico, sempre più confuso e inevitabilmente disamorato di un campionato in cui si vedono sempre meno sorpassi e battaglie in pista. Le nuove qualifiche a eliminazione, la scelta personalizzata delle mescole delle gomme (con l’introduzione della nuovissima ultrasoft) e la limitazione dei messaggi radio tra muretto e piloti dovrebbero, secondo gli esperti, ravvivare uno sport il cui appeal pare rimasto ai sorpassi di Villeneuve, alle lotte Senna-Prost e ai recuperi pazzeschi di Schumacher. Che manca a tutti, sportivi e non.

Andrea Curti