ROMA- Derby ridotto. Ristretto negli entusiasmi e nel pubblico. Lontano anni luce dalle classiche capitoline che infiammavano i cuori dei tifosi fissati su un unico obiettivo: la vittoria della propria squadra. Stavolta e’ un derby senza protagoniste: le curve, pronte e lasciare in tutti match precedenti sempre un segno straordinario sugli spalti con scenografie meravigliose degne delle piu’ belle “torcide” sudamericane. Stavolta e’ diverso. Lo stadio non avra’ il colpo d’occhio di sempre. Lo spettacolo sulle tribune non ci sara’ o sara’ inevitabilmente ridotto. Ne soffriranno i giocatori in campo, soprattutto quelli biancocelesti che nella Nord hanno sempre avuto un punto di riferimento importante. Pioli pagherebbe di tasca sua pur di avere lo straordinario sostegno della curva. “Purtroppo è una situazione che va avanti da tanto tempo. Ho sempre detto che la presenza dei tifosi ci puo’ dare una carica straordinaria. Con i tifosi al fianco siamo sicuramente piu’ forti”. E’ un aspetto che non sfiora minimamente le istituzioni. I motivi discutibili si conoscono.Pioli dovra’ adattarsi ed affrontare la Roma con i mezzi che ha a disposizione. Sul campo sara’ una squadra rabberciata per via dei tanti infortuni e qualche squalifica. Anche Spalletti avrebbe voluto giocarla ad armi pari. “Credo che i giocatori che indosseranno la maglia biancoceleste saranno all’altezza.Naturalmente ci vorra’ spirito di scrificio, ordine e velocita’”. Il pronistico però pende dalla parte giallorossa. “Il calcio e’ pieno di partite sorprendenti. Il derby fa storia a se, si possono azzerare i valori tecnici. Abbiamo rispetto ma vogliamo giocarcela fino alla fine. Questa e’un’occasione importante, vincere il derby non significherebbe calcellare la stagione negativa ma renderla sicuramente meno amara. Al di la’ del risultato le somme come sempre verranno tirate alla fine del campionato”. Pioli si fida cecamente dei suoi ragazzi ma la partita vorrebbe giocarla con un arbitraggio equo, non come quello della gara di andata. “Esatto, vorremmo giocare su un binario di parita’. Noi del resto possiamo decidere soltanto sulla nostra prestazione”. Una buona prestazione e magari un risultato positivo potrebbe salvargli la panchina. “Vorrei vincere il derby, il resto adesso non conta”.

MAURO CEDRONE