Forse sarà stato l’errore commesso a Motegi, o forse l’idea di
arrivare in Australia, senza poter lottare per il titolo. Nelle
qualifiche, solo un quindicesimo tempo per Valentino Rossi. La pole se
l’è aggiudicata Marquez, con Crutchlow e Espangaro a completare la
prima fila. Male anche Dovizioso, che non va oltre la nona casella.
Non una partenza spettacolare. I piloti al comando mantengono la
posizione e nessuno sembra desideroso di andare all’attacco di
Marquez. Al contrario, Rossi e Dovizioso spremono il più possibile
l’acceleratore per rimontare. Nel corso del 4° giro, il pesarese della
Yamaha è già sesto, davanti al compagno di squadra Jorge Lorenzo. Al
6° passaggio un suo super tempo (1:29:795) gli consente di raggiungere
e sorpassare il ducatista romagnolo e Aleix Espangaro, portandosi in
zona podio.
Marquez intanto continua ad accumulare il suo vantaggio. All’apparenza
sembra già avere in pugno la vittoria, ma un suo clamoroso errore
regala un colpo di scena pazzesco alla gara.
Caduto e fuori dai giochi, il campione del mondo lascia strada libera
all’inglese Cal Crutchlow, saldamente in testa con oltre due secondi
di vantaggio su Rossi.
Anche Dovizioso, continua la sua bellissima rimonta. Al 16° giro,
inizia un duello serrato con Espangaro. La loro andatura lenta,
permette a Vinales di raggiungerli e di inserirsi nella lotta per il
gradino più basso del podio. Ad avere la meglio è lo spagnolo, che
grazie a un paio di gomme meno consumate, incrementa il suo ritmo e
accumula nel finale, qualche secondo ai danni di Valentino Rossi.
Crutchlow ottiene la seconda vittoria in carriera davanti a un
agguerritissimo Valentino Rossi e a Maverick Vinales. Dietro di loro,
onore a un bravissimo Andrea Dovizioso, che seppur fuori dal podio,
può assolutamente vantare una signora gara. Una gara che in parole
povere, oltre a ribaltare i risultati delle qualifiche, ha ridestato
l’umore dei nostri piloti.
Eugenio Bonardi
Be the first to write a comment.