Dopo 257 km tra la calura costante dei 36°C di Doha in Qatar e la totale assenza di spettatori lungo un tragitto che definire pianeggiante è eufemistico, lo slovacco Sagan ha bissato il risultato dello scorso anno a Richmond confermandosi campione del mondo. Ma è stata una gara in bilico sino all’ultimo, complice la spaccatura del gruppo in pieno deserto dopo appena 100 km di corsa; in testa restano in 27 che mantengono due minuti di vantaggio costanti sul secondo gruppo di inseguitori, mentre il terzo gruppo è attardato di oltre sei minuti dai primi. Nei 27 di testa ci sono sei belgi (tra cui Tom Boonen e il campione olimpico Van Avermaet), quattro azzurri (Bennati, Nizzolo, Guarnieri e il campione olimpico su pista Elia Viviani) e quattro norvegesi, oltre alle vecchie volpi dello slovacco Sagan, dell’inglese Cavendish e del francese Bonnet. I belgi e Bennati tirano il gruppo e allungano sugli inseguitori, col risultato intanto che i tedeschi Kittel e Dekenport, tra i favoriti, sono costretti al ritiro. Dietro ai 27 molla anche il secondo troncone del gruppo così saranno loro a giocarsi il mondiale. Viviani chiede più volte l’ammiraglia per parlare col cittì Cassani, gli azzurri come i belgi e i norvegesi danno vita ad una partita a scacchi negli ultimi 50 km di gara. A 5 dalla fine si stacca uno stremato Bennati mentre Viviani, che si tocca di continuo un polpaccio, si mette ala ruota di Van Avermaet. I due olandesi in gruppo non vogliono arrivare allo sprint; prima Terpstra, ripreso subito, e poi Leezer tentano lo strappo finale. Proprio quest’ultimo, a 2200 metri dal traguardo, arriva a guadagnare sino a 200 metri dagli altri ma norvegesi e belgi tirano per la volata dei loro capitani e agguantano l’orange ai 500 metri. Poi lo sprint. Lo lanciano gli azzurri: Guarnieri traina il campione d’Italia Nizzolo ma tra l’italiano e le transenne spunta Sagan che di prepotenza regola Cavendish e Boonen, mentre Nizzolo finisce quinto. Resta l’amaro in bocca alla squadra azzurra che non centra un mondiale da Varese 2008 quando si impose Alessandro Ballan.
Andrea Curti
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