ROMA-Concerto epocale quello andato in scena nel Centro Ciudad Deportiva dell’Avana. Duecentocinquanta mila spettatori per i Rolling Stones. Un successo planetario in una Cuba che riapre le porte alla musica considerata ai tempi di Fidel Castro “eversiva”. Un altro muro che cade. Le aperture dell’Avana dal punto di vista politico sono evidenti.La storica visita del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama avvenuta pochi giorni fa ne è stato il segno inequivocabile di un rapporto ripristinato dopo tanti anni di rottura tra gli States e Cuba. Segnali straordinari di un’isola che vuole finalmente aprirsi al mondo anche e soprattutto attraverso la musica e nello specifico al Rock fortemente abiaurato per tanto, troppo tempo. Il concerto dei Rolling assume caratteristiche che vanno al di là di una fantastica notte rock, c’è sicuramente qualcosa in più nello show regalato da Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts. “Sappiamo che anni fa era difficile sentire la nostra musica a Cuba, ma ora siamo qui per voi, nella vostra bella terra. Credo che finalmente i tempi stiano cambiando” ammette un’emozionato Jagger prima di scatenarsi con Jumping Jack Flash. Insomma un’evento memorabile nella Cuba socialista che fino a poco fa tempo vietava radio e TV al popolo considerati classici elementi del capitalismo americano ed europeo. La risposta di una vera e propria apertura al mondo esterno si e’ capita quando e’ iniziata Satisfaction con i 250 mila cubani e non solo cubani pronti a saltare di gioia in un concerto storico. Mauro Cedrone
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