Non muore mai il toscano Musetti: a Montecarlo, primo Masters 1000 dell’anno sulla terra rossa, ancora una volta il ragazzo di Massa Carrara ha lasciato il primo set all’avversario (è accaduto in quattro match su cinque) per poi vincere in rimonta. E così Mago Musetti ha ipnotizzato anche l’australiano De Minaur nel tie-break del terzo set alla fine di un match esaltante nel punteggio e nella voglia di vincere dell’azzurro, voglia che, come già rimarcato, ha evidenziato in tutta la settimana. Ceduta la prima frazione, Musetti nella seconda è partito con un break di vantaggio (2-0), si è fatto recuperare dall’aussie per poi ribreakkarlo nel nono game, il che gli ha permesso di servire e chiudere il set 6/4. Nella terza frazione il tennista toscano si è trovato avanti 4-2 e 5-3 ma, quando è andato a servire per il match, ha avuto un passaggio a vuoto (vedi doppio fallo), complice anche la bravura di un De Minaur che ha fatto la preparazione in Spagna per rendere il suo gioco più “terraiolo” possibile. Musetti è stato comunque bravo a tenere la battuta nel dodicesimo game e a giocarsi le chances nel tie-break dove ha aspettato il suo rivale, lo ha ipnotizzato col suo palleggio quasi fosse uno sciamano, un incantatore di serpenti che con la musica del suo tennis, attirava l’errore dell’avversario facendolo cadere nella sua trappola. Gli ultimi quattro punti consecutivi ad appannaggio di Musetti sono stati emblematici della tattica dell’azzurro, che ha portato a casa una finale non incredibile ma fantastica per intelligenza, per gioco espresso, per intensità emotiva e fisica, per (vivaddio) la tecnica nei colpi; finalmente è tennis! Domani sotto con Alcaraz: i precedenti dicono 4-1 per lo spagnolo ma noi ricordiamo perfettamente quella splendida finale sul rosso di Amburgo 2022 in cui trionfò l’azzurro. Con tutte le sue magie. Solo due italiani hanno sinora vinto al Country Club: Pietrangeli (1967 e 1968) e Fognini (2019). Non c’è due senza tre, Musetti e il suo tennis meritano di entrare nei primi dieci del mondo.
Andrea Curti
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