Cinque americane nelle prime diciassette giocatrici vorrà pur dir qualcosa; la scuola yankee non ha nè la prima al mondo (la bielorussa Sebalenka) né la seconda (la polacca Swiatek) ma la terza, la Pegula, la quarta, la Gauff, e la quinta, la Keys, tutte giocatrici cresciute molto nella gestione delle partite. Le speranze azzurre sono come sempre affidate alla racchetta della Paolini, 6 al mondo, che ha lasciato il suo mentore Furlan dopo 10 anni alla ricerca di un qualcosa di diverso. Intanto la toscana deve difendere le due finali Slam di Parigi e Londra e prendere tanti punti a Roma, dove l’anno scorso fece un bel flop, sarebbe un buon viatico in termini di tranquillità di classifica  In tabellone anche la riminese Bronzetti, eroina di Billie Jean King Cup, la Davis al femminile, mentre le altre usufruiranno di wild cards oppure usciranno dalle qualificazioni.

A.C.