Si dice che il Festival di Sanremo, più di qualunque altro evento nazional-popolare, identifica le mode e la società italiana del momento: e così il palcoscenico dell’Ariston diventa un palcoscenico con una serie di partecipanti, malvestiti e a torso nudo perché decisi a mostrare il loro lato migliore, il fisico, benché non si è in palestra ma in una competizione canora, dove l’ugola dovrebbe trionfare su tutto. Ma “de che”. L’abito fa il monaco, specie se stracciato o invisibile. Specie se proviene da quelle trasmissioni televisive dove si dispensano sogni a dei ragazzi incoscienti che dovranno assorbire delusioni su delusioni da subito, senza neanche passare per la gioventù. In fin dei conti noi italiani a volte siamo tanto italioti e un po’ guardoni, e ancora ci piacciono le canzonette spensierate dell’Italietta fascista che invadeva il Corno d’Africa allegramente ed illegalmente. Cosa aspettarsi? Di certo, molto di più di quello che abbiamo visto sinora. Chi andava a Sanremo una volta (da Modugno a Mina, da Celentano alla Zanicchi a Milva, da Battisti a Dalla e Morandi, passando per i Pooh, Ramazzotti, Vasco, gli Stadio, Ron, e via dicendo) era un artista con la A maiuscola, oggi invece per inseguire l’audience e catturare l’attenzione televisiva col televoto si invitano pseudo-cantanti dell’underground locale o bimbi e bimbe teleraccomandati dai soliti noti circuiti televisivi. Ma poi, dal temporale aberrante di note e deliri, di urla e strepitii da mercati generali, di stecche e raucedini calmierati dalla lucentezza di bicipiti e dallo sbavamento collettivo per le tette al vento, finalmente ecco nel cielo di Sanremo arrivare lo squarcio di luce tanto atteso e sperato: eleganza, voce pazzesca, interpretazione, ritmo, acuti. Toh è anche vestita, incredibile! Giorgia non può non vincere questo Festival. E’ l’ancora di salvezza per la musica italiana, quella del vero talento.
Andrea Curti
NOTA DEL DIRETTORE-EDITORE MAURO CEDRONE
AL DI LA’ DELL’AFFETTO CHE MI LEGA ALL’AMICO E COLLEGA ANDREA CURTI TROVO ANACRONISTICA LA PRESENZA SU “ILPERIODICO.EU:SPORT and MUSIC” DI UN’ARTICOLO RELATIVO AL FESTIVAL DI SAN REMO. IL TAGLIO E LA LINEA EDITORIALE DI QUESTO GIORNALE ESALTANO LO SPORT(SOPRATTUTTO IL CALCIO), E LA MUSICA RIFERITA AL BLUES, AL METAL, AL ROCK, AL DARK, AL FUNKY, ALL’HARD ROCK, AL JAZZ, AL PROGRESSIVE, AL PUNK-ROCK ecc.ecc.ecc. UNA SCELTA BEN DEFINITA CHE RIFERITA AI SUOI RISCONTRI RISULTA DECISAMENTE POSITIVA, IN UN GIORNALE “ON-LINE” CHE NON CONTEMPLA NEI SUOI ARTICOLI LA MUSICA LEGGERA SANREMESE E L’ESALTAZIONE DI QUALCHE INTERPRETE, IN UNA KERMESSE LONTANA ANNI LUCE DALLE LINEE MUSICALI DE:”ILPERIODICO.EU”, IN LINEA INVECE CON IL DIRETTORE E STRAORDINARIO GIORNALISTA VITTORIO FELTRI (TRA L’ALTRO MIO DIRETTORE AI TEMPI DE “IL GIORNALE”).
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